Apprendiamo con stupore la drammatica decisione presa dal C.d.A. del Teatro dell’Opera di Roma di licenziare in tronco tutti i lavoratori-artisti del Teatro dell’Opera della Capitale.
Il mondo delle nostre Istituzioni è offeso. Si sta ipotecando il futuro di tantissimi giovani che dedicano la loro vita alla Musica e che difficilmente troveranno un futuro nella nostra amata Italia.
Questo è l’ennesimo attacco al sistema culturale Italiano. Non è così – liquidando gli artisti che hanno reso l’Opera portavoce d’eccellenza della lirica italiana nel mondo – che si salverà il teatro. Non si salverà ne’ il lavoro ne’ la qualità, con le esternalizzazioni che tolgono dignità al lavoro e lo rendono “precario per sempre”.
Indignati per gli sviluppi della grave situazione che stanno vivendo i colleghi del Teatro dell’Opera, confidiamo nella possibilità che la pesantissima e insopportabile soluzione venga riconsiderata.
Crediamo che il gravissimo stato debitorio delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane non possa trovare risanamento attraverso queste scelte.
Le Segreterie Nazionali